MARTY & THE CITY – È già passato un mese

Già è passato un mese. Mi sembra ieri il giorno in cui sono atterrata all’aeroporto di Newark. Non dimenticherò mai quelle sensazioni: era notte fonda, io sconvolta dopo 9 ore di volo (peraltro il mio primo volo oltreoceano), 2 ore di attesa alla dogana, le valigie che mi trascinavo dietro a fatica, così pesanti con dentro un po’ di tutto… sogni, aspettative, coraggio, tristezza e tanta, tanta paura. Anche se avevo il cuore diviso in due, sapevo che a casa tutti facevano il tifo per me, sapevo che questa sarebbe stata l’esperienza della mia vita, un’opportunità irripetibile grazie al prezioso supporto di Remembering Marco. 

Finora sono molto soddisfatta di quello che sto facendo e di come stanno andando le cose. A parte l’azienda che è meravigliosa, la città che sembra un film, mi sento più matura da un punto di vista personale e lavorativo.

Ogni giorno della settimana, eccetto il weekend, sono focalizzata sul lavoro che sta incominciando a diventare sempre più complesso, poiché pian piano stanno subentrando anche altre persone, con le quali devo cooperare. È troppo presto per dire se sia il lavoro della mia vita o meno, sicuramente è molto interessante ma allo stesso tempo ci sono dei punti a sfavore. Uno di questi è che stare ore e ore seduti davanti al computer e trattare costantemente con i numeri, può essere stancante e faticoso dopo un po’. 

Questa occasione mi servirà proprio per capire che cosa mi piace fare e se sono brava in ciò che faccio. Per ora devo ammettere che è un lavoro molto stimolante. 

Ormai ogni settimana è piena di impegni. Qui a New York non ci si ferma mai! In questi ultimi giorni, oltre al lavoro, ho avuto modo di salire sul Top Of The Rock con vista sull’Empire State Building da una parte e su Central Park dall’altra. Come sempre New York mi fa emozionare: salire fino al 70 esimo piano di un grattacielo e trovarsi di fronte a un panorama del genere, fa commuovere davvero.  

Il sabato sera invece ho approfittato per andare a ballare; qui non mancano di certo le discoteche, anche se di notte la città si trasforma e assume un aspetto che non mi fa proprio impazzire: poche persone per strada, di cui almeno il 70% è poco raccomandabile, un numero altissimo di senzatetto, montagne di rifiuti che sono buttati sui marciapiedi e che hanno un odore poco piacevole. Insomma, qualche difetto New York doveva pur averne!

Ho avuto modo anche di andare a pranzo con Annalisa a Bryant Park, il posto preferito per entrambe! Abbiamo chiacchierato tanto, come ci conoscessimo da tempo! Abbiamo molte cose in comune, a parte l’amore per la città, questa esperienza che anche lei ha avuto modo di fare, seppur in maniera totalmente diversa dalla mia. Un po’ mi rivedo in lei che, anni fa, quando aveva la mia età, con il mio stesso coraggio, decise di venire qui a New York per fare uno stage da Valentino e per vivere il sogno americano. Spero vivamente di riuscire nell’avventura così come è riuscita lei. 

Sono stata anche a uno degli eventi più belli della mia vita: il Gay Pride Parade. Non si tratta solo di una sfilata con migliaia e migliaia di partecipanti, ma anche di un tema molto delicato. Sono rimasta colpita dal fatto che, a New York specialmente, la diversità sessuale non viene denigrata, anzi esaltata e apprezzata. Mi ha colpito che si può andare vestiti nel modo più stravagante possibile e non essere giudicati da nessuno. Tutti sono fieri di ciò che si è, tutti si vogliono bene. C’era un gran senso di unione, di solidarietà, di amicizia che mai mi era capitato di respirare. 

Le emozioni che ho provato finora, in questi ultimi 30 giorni, sono state davvero fortissime e contrastanti. Da un lato triste per aver abbandonato la mia solita vita, dall’altra orgogliosa e soddisfatta di quello che sto raggiungendo. Un traguardo personale soprattutto. Mi guardo indietro e penso che mai sarei stata capace di fare una cosa simile e invece eccomi qui, la stessa di prima certamente, ma forse con un pizzico di sicurezza in più. 

Un mese se n’è già andato e non vedo l’ora di vedere come saranno gli altri. 

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Un commento Aggiungi il tuo

  1. sabrina rocchetti ha detto:

    Tesoro di zia finalmente si percepisce dalle tue parole che la curiosità di scoprire un mondo mai visto e l’entusiasmo che suscita la ” città Delle città” stanno avendo la meglio sui timori e le paure … Lo sento la paura sta svanendo… Ora potrai vivere questa opportunità come merita di essere vissuta per arricchirti di vissuti unici che non dimenticherai! Sono tanto felice per te… Sono super orgogliosa della mia nipotina!! Brava tesoro! tu e i tuoi genitori che hanno saputo sostenerti da lontano… Buona settimana!!! 😘😘😘♥️♥️♥️

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