Immaginatevela. La vedete da lontano. È di color giallo paglierino. Ha il becco arancione e l’andatura spedita. Dietro di lei una scia biforcuta lasciata dal movimento ritmico dell’acqua.
Vista così, non sta facendo nessun tipo ti fatica, vero?
Effortless, diremmo noi qui a New York.
Con un filo di gas, direbbero gli amici italiani.
E invece sotto il livello dell’acqua, c’è un gran movimento
La papera è li che sbatte le zampe per rimanere a galla, per spostarsi, per andare avanti.
Ho sentito questa splendida metafora mercoledì sera, all’inaugurazione di un nuovo concept ideato da tre ragazzi italiani e tutto made in NYC ”We are Moving Art”, e mi è subito piaciuto tantissimo. Tanto più che ne sto parlando con tutti. È uno di quei concetti visivi che rimangono ben impressi nella mente. Un po’ come il “mandare giù l’ascensore”.
Pensate a tutto il lavoro che c’è dietro ad un progetto, quello nascosto, noioso, duro, ripetitivo… eppure così essenziale. Ecco. Un reminder molto semplice della necessità di andare sempre al di là. Di scendere in profondità. E di tener conto di tutto quello che porta all’arrivare sopra al livello dell’acqua. Il team di persone che lavora con noi. L’ambiente nel quale siamo inseriti. La strategia individuata per raggiungerei nostri obiettivi. E ovviamente, l’aver una storia da raccontare. Perché alla fine di questo si tratta.