Presa da tutti i dettagli, non ho chiesto a nessuno di fare le foto della serata.

Così questa foto è arrivata oggi, in tarda mattinata. Scattata da Fede, caro amico da tanti tanti anni, che con la madre è venuto all’evento ed era in posizione strategica.

Ecco. Questo è il potere di questa storia. Da non crederci!

Ma ve lo ricordate quando eravamo solo 1000 o poco più? Guardate come siamo cresciuti, come sta funzionando il passaparola. Nonostante le reticenze varie, quelli che non ci credono, e quelli che “non si è mai fatto”.

Continuiamo così, anzi io prendo tutto il coraggio che ho per fare un appello, a questo punto, tanto non abbiamo nulla da perdere, vero?
L’appello è per una Casa Editrice che voglia prendere questo progetto in mano e portarlo in tutte le città italiane, che possa farlo arrivare a più persone possibili. Dove io da sola non riesco ad arrivare.

Con il supporto del fantastico team di persone che mi sono state vicino in questi mesi, abbiamo fatto il massimo per diffondere questo progetto. E, credetemi, quello che stiamo ottenendo è un miracolo!

I numeri sono questi, nell’Editoria Italiana di oggi:
– 75.000 libri pubblicati all’anno
– di questi 75.000 il 90% vende meno di 1000 copie
– e di questo 90%, il 70% ne vende meno di 100 copie

Capito che cosa siamo riusciti a fare credendo in un sogno e lavorando con passione e dedizione?

Ora chissà che cosa succederà. Magari nulla, ma io questa sera voglio sognare un po’ e pensare che un giorno “Il Mio Ultimo Anno a New York” sarà facile da reperire, ovunque in Italia, e non dovrò più viaggiare con i trolley pieni di libri (divertente ma pesantino eh!) e cercare le scatole di libri perse dai corrieri…

Comunque sia ragazzi, che avventura questa! Quante cose sto imparando e quante ci sono ancora da imparare. Insieme a voi.

Buonanotte!