E’ meta’ agosto. Io e Chloe camminiamo in una delle tante street fair newyorchesi. Lei con il suo basco francese, una t-shirt a righe bianche e blu e pantaloni rossi. Una vera e propria francesina. Io con una semplice t-shirt bianca ed i miei jeans stracciati comprati allo spaccio Diesel in Italia. In testa il mio cappellino di paglia comprato a Bamberg, in Germania, durante l’Erasmus. Adoro i cappelli. E non lo sapevo fino a quel primo acquisto. Da li in poi ho deciso di volerli collezionare: “ne comprerò uno diverso per ogni viaggio che faro'”, mi ero detta, annuendo a me stessa con le braccia incrociate.  Una mia cara amica, Stefy, fa lo stesso con le copie de “Il Mio Piccolo Principe”. Ne compra una in lingua originale in ogni paese che visita. Che bella cosa, no?

E’ agosto ma stranamente non fa poi cosi caldo.

Per tutta la lunghezza della Broadway non faccio altro che parlare del biondino con gli occhi verdi. Mi vuole? Non mi vuole? Chloe mi dice di pensare solo al momento. Di non fasciarmi troppo la testa. Di divertirmi: “e lascialo andare il freno a mano!!!”. Figuriamoci, per una pragmatica come me. Impossibile! Tutto deve essere sotto controllo. Eppure in me ci sono entrambi gli elementi, fortissimi. Controllo e perdizione. Dolcezza e passione sfrenata.

Ad un certo punto toglie i suoi occhiali Ray-Ban comprati insieme a Williamsburg in un negozio di oggetti vintage e mi guarda seria, con il suo sguardo blu profondo: “ma tu che cosa vuoi?”

Con i miei occhi cosi’ luminosi da abbagliare e quel sorriso sornione alla Monnalisa, inclino la testa verso destra. Lo faccio sempre quando voglio enfatizzare qualcosa: “I want the fairy tale”.

Si, voglio la favola.

  It’s mid August. Chloe and I are walking along one of the many street fairs in New York. She is wearing her flap cap, a white and blue striped t-shirt and red pants. She certainly looks like a Parisian walking along the Seine. I am wearing a simple white t-shirt with a pair of jeans that I bought right before I left for New York at Diesel’s outlet in Italy.  I am also wearing a hat: a straw hat that I bought during my Erasmus Program in Bamberg, Germany. I adore hats. I didn’t know it, before I bought this firs one in Germany. From that moment on, I decided that I would collect them. “I will buy one for each trip I make”, I told myself, nodding with my arms crossed. A dear friend of mine, Stefy, does the same with a book. She buys a copy of “The Little Prince” in the language of the country she is visiting, everywhere she goes. What a wonderful thing, isn’t it?

It’s August. Strangely enough,  it isn’t very hot.

During the entire walk along Broadway I can’t stop talking about the blond guy with green eyes. Does he want me? Or does he want me not? Chloe tells me to stop thinking (and talking LOL) about it. “Just enjoy this and let yourself go!”. What? Impossible! I am such a control freak! And yet there are two very distinct and opposite sides in me: control and perdition. Sweetness and passion.

And then she removes the pair of Ray-Ban she is wearing, the same ones that we bought together in a vintage store in Williamsburg. With her deep blue eyes she looks at me very seriously as she asks: “what do you want”?

With my brown,  very bright eyes, so bright that they could blind and that seemingly innocent smile of mine I tilt my head to the right. I always do it when I want to emphasize something: “I want the fairy tale”.

Yes. That’s exactly what I want.