Una delle mie canzoni preferite, di uno dei miei gruppi preferiti è: should I stay or should I go? Se andate a leggervi il testo saprete che è tutta questione di (in)decisione. Che faccio, devo andare o devo rimanere? Capita spesso di chiederselo nella vita di tutti i giorni, no? La continuo questa storia, o no? Lo lascio questo lavoro, o cerco qualcos’altro? Cambio casa, o rimango ancora un po? Should I stay or should I go per me significa essenzialmente questo: continuo così o cambio strada?
Da giorni ormai ricevo email di amici che mi chiedono se ho proprio deciso di tornare. La realtà è che non ho ancora deciso nulla. L’obiettivo di questo progettino de “Il Mio Ultimo Anno a New York” è proprio questo: aiutarmi a prendere una decisione. La realtà delle cose è che non lo so proprio dove sarò tra un anno. Però sento che è arrivata l’ora di prendere una decisione. Magari rimarrò qui (come dicono tutte le mie amiche), o magari no.
Vi confesso una cosa: tutt’ora, quando cammino per le strade di New York, mi guardo intorno e penso: ma sono proprio io questa? Quando ero piccolina speravo, sognavo, di lavorare all’estero, di diventare una Manager (parola che a me suonava molto esotica all’epoca). Ricordo che giocavo proprio a fare la manager, avrò avuto 10-12 anni. Il gioco consisteva in: sedersi alla scrivania in camera di mio fratello Raffaele e scrivere, compilare liste contenenti idee, fare chiamate importantissime (!?) in varie lingue, spostare cose da una parte all’altra della stanza e, ovviamente, prendere decisioni irrevocabili per la mia compagnia.
E dopo 20 anni la ragazza che saluta dal taxi, con quel sorriso splendente e gli occhioni grandi sono proprio io! Da non crederci. Non finisco mai di meravigliarmi della città in cui vivo e delle opportunità che mi si sono presentate. Come diceva Seneca:” La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”. Io sono stata decisamente fortunatissima a trovarmi al posto giusto nel momento giusto, a raccogliere al volo le opportunità che mi si sono presentate e a farmi trovare sempre pronta (più o meno dai). Dal momento in cui ho messo piede a New York, la mia vita è cambiata, anche perchè ha coinciso -letteralmente- con il momento in cui ho conosciuto la persona più importante della mia vita: Marco. Piano piano conoscerete anche lui. Per adesso concentriamoci su New York e sulla decisione che devo prendere. Should I stay or should I go? Rimango o parto? Voi cosa ne pensate?